Padre Natale è nato a
Sant'Angelo di Gatteo in provincia di Forlì il 22
dicembre 1940 ed è stato ordinato Sacerdote il 24 giugno
1966 nel duomo a Cesena.
Era parroco a Gatteo
Mare quando sentì nel cuore la chiamata divina alla vita
religiosa. Il voto della povertà integrale (rinuncia
alla proprietà privata) divenne per lui la via
privilegiata per amare Cristo Crocifisso e tutte le
persone. Il Padre francescano Guglielmo Gattiani e don
Giuseppe Dossetti sono state tra le persone che l’hanno
incoraggiato a percorrere questa via evangelica,
conforme ai desideri di San Francesco d’ Assisi, quando
era vivente.
L’ 11 novembre 1971 si
trasferisce a Lagrimone, piccola località nell’Appennino
Parmense. Vive per alcuni anni in un’angusta
costruzione(“luoghetto”), in preghiera e al servizio dei
bisognosi e della comunità del monastero delle Clarisse
di Lagrimone.
Nel 1974 Padre Natale
passa dal “Luoghetto” di Lagrimone al “Querceto” di
Ruzzano. Una famiglia sensibile ai valori cristiani gli
concede in uso la propria casa rurale. Nello stesso anno
Padre Natale fonda la piccola Fraternità Francescana
dell’amore Vicendevole ed Universale, comprendente
fratelli e sorelle dediti esclusivamente alla vita
religiosa ed aperta ai laici che desiderano condividerne
la spiritualità. Nel 1982 scrive la Piccola Regola di
Vita per la fraternità con il consenso e
l’incoraggiamento del vescovo di Parma, Mons. Amilcare
Pasini e dei suoi successori. In essa traspare il
fascino di Padre Natale per il Vangelo, per San
Francesco d’Assisi e la spiritualità del Concilio
Vaticano II.
Nel 1997 Padre Natale è
aggredito dal male del secolo. A nulla valgono le cure
prodigategli con tempestività ed affetto dai medici di
vari ospedali. Nel 1998, sentendo ormai vicina sorella
morte, si fa trasportare al Querceto, dove, dopo avervi
celebrato la Pasqua con confratelli sacerdoti, muore
santamente. Era il 14 aprile 1998. Oggi è sepolto nel
cimitero vicino alla chiesa di Sant'Angelo di Gatteo a
Mare (Forlì - Cesena).
Dopo la sua morte, come
quando era vivente lui, il Querceto è meta continua di
persone alla ricerca di un testimone innamorato di
Cristo crocifisso, di Maria Addolorata, della Parola di
Dio, della povertà integrale, della fraternità vissuta
dai primi cristiani, della preghiera e della conversione
che trasforma il cuore di pietra in quello tenero e
dolce del bambino che s’affida a Dio Padre e Madre (Sal.
131 caro a Padre Natale).
Per un certo periodo,
ad accogliere le persone che venivano al Querceto, c’è stata sorella Anna,
la religiosa che ha convissuto nella fraternità con Padre Natale, insieme con un gruppo di laici, costituitosi
già con Padre Natale; per tutti è stato fondamentale far conoscere
e diffondere la spiritualità di quel formidabile religioso che è stato
Padre Natale Montalti, che ha inciso profondamente nelle loro vite.
Oggi il Querceto è stato rilevato da un laico, Giuseppe, con l’intento di
continuare a ricordare la figura del Padre. |